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IL RISCATTO
By Elanor
Gamgee
Nota legale: I
personaggi e i luoghi presenti in questo racconto appartengono a J.R.R.
Tolkien l’autore del libro “Il Signore degli Anelli”, e agli aventi diritto
e la sottoscritta non intente in alcun modo violarne i diritti.
Le parti in corsivo sono
tratte da “Il Signore degli Anelli- LA COMPAGNIA DELL’ ANELLO e LE DUE
TORRI-) di Tolkien.
“ …Che tu e tutti i
Mezz’uomini siate dannati alla morte e all’oscurità!…Che tu e tutti i
Mezz’uomini siate dannati alla morte e all’oscurità!…”
Non riesco a non pensarci.
Che ho fatto? Perché ho
detto quelle parole? Ho paura, aveva detto... E come se non avesse già
abbastanza motivi per avere paura, gliene ho dato un altro. L’ ho costretto
a fuggire da solo verso un pericolo e un nemico a cui neanche Boromir di
Gondor, da solo, potrebbe sperare di resistere . “Che tu e tutti i
Mezz’uomini siate dannati alla morte e all’oscurità!” Maledetto me!
Che stolto sono stato... cedere così alla brama del potere... è inutile che
prenda in giro anche me stesso, la salvezza di Gondor era il motivo per cui
mi sono messo in viaggio, per cui mi sono unito alla Compagnia... ma nel
viaggio è diventato secondario, soppiantato da un motivo più pressante:
L’Anello. Con l’Anello avrei potuto sconfiggere Sauron, sarei diventato un
grande leader e tutti gli uomini si sarebbero uniti sotto la mia bandiera e
io sarei stato un nuovo Signore dell’Anello... no, che dico, l’Anello mi
avrebbe distrutto, mi avrebbe portato lentamente alla distruzione, come è
accaduto con Isildur, come è accaduto con quel coso viscido chiamato Gollum.
Ma io ormai l’ ho capito, non cederò più alle sue spire! Ora troverò Frodo,
gli chiederò perdono per il mio comportamento sconsiderato, gli spiegherò
che si è trattato di un momento di follia, e che non accadrà mai, mai più...
no, devo cercare Merry e Pipino prima, come ha detto Aragorn. Non riesco a
togliermi dalla mente il suo sguardo quando ho detto che avevo tentato di
convincere Frodo a venire a Minas Tirith e che mi ero infuriato,
spaventandolo... in quello sguardo c’era costernazione, rimprovero... che
avrebbe detto se avesse saputo che ho cercato di impadronirmi dell’Anello?
Che avrebbero pensato gli altri Compagni? “Che tu e tutti i Mezz’uomini
siate dannati alla morte e all’oscurità!” Traditore... ho tradito me
stesso e i miei compagni per l’Oggetto oscuro, ho tentato di fare del male a
Frodo, accecato dalla brama di avere l’Anello... che altro sono se non un
traditore? Che cosa penserebbe la mia famiglia, mio padre e mio fratello se
sapessero? Faramir se fosse stato al mio posto si sarebbe comportato come ho
fatto io? No, egli è saggio, più di me... non si sarebbe mai lasciato
irretire dalla malvagità dell’ Anello. Non voglio immaginare cosa
penserebbe, se sapesse, non sopporterei di vedere il biasimo nei suoi
occhi...
Merry e Pipino! Eccoli là,
sento le loro voci! E’ meglio che li raggiunga subito prima che...
Orchetti!! Spuntano da tutte le parti , sono a centinaia! Sguaino la spada
-Gondor! Gondor!!- Comincio a combattere. Riparerò il torto fatto cercando
di aiutare Meriadoc e Peregrino, visto che non sono riuscito ad aiutare
Frodo. - Fuggite ! Mi occuperò io di loro!- Merry scuote la testa, la corta
spada in pugno. - Non lasceremo un amico da solo in battaglia!- Esito un
istante poi riprendo a combattere. Amico? Diresti lo stesso Merry, se
sapessi che ho tentato di impadronirmi dell’Anello? Che ho tentato di fare
del male ad un tuo congiunto? “Che tu e tutti i Mezz’uomini siate dannati
alla morte e all’oscurità!” -Fuggite!- Ripeto urlando. Non ce la faremo
mai, sono troppi! Comincio a suonare il corno... gli orchetti indietreggiano
spaventati, ma è solo un attimo. Ci sono addosso più feroci di prima.
Combatto con quanta forza ho in corpo... Hanno preso Merry e Pipino. Non
permetterò che li portiate via, maledetti! Non... una freccia mi colpisce.
Un’altra freccia, poi un’altra ancora. Dovessi morire, non mi arrenderò
finché ho forza! Non posso fallire una seconda volta! La vista si annebbia,
il dolore è un muro che mi sovrasta, non ho forze, mi appoggio ad un
tronco... stanno portando via gli Hobbit e io non posso fare niente per
fermarli. Ho fallito...
Sprofondo nel buio.
Sento una voce che grida...
mi tira fuori a forza nel buio in cui sono sprofondato. Apro gli occhi.
Aragorn...
- Ho
cercato di togliere a Frodo l’ Anello. Chiedo perdono. Ho pagato.- il suo
sguardo si posò sui nemici caduti: ve n’erano almeno venti. - Non ci sono
più, i Mezz’uomini: gli Orchetti li hanno legati.- S’interruppe , e gli
occhi , già spenti, si chiusero. Dopo qualche attimo parlò nuovamente
-Addio, Aragorn! Va’ tu a Minas Tirith e salva la mia gente! Io ho fallito.-
- No!- disse Aragorn,
prendendogli la mano e posando un bacio sulla sua fronte. - Hai vinto. Pochi
hanno conosciuto un simile trionfo . Rasserenati! Minas Tirith non
soccomberà!-
Boromir sorrise.
Non soccomberà... ne sono
certo, mio Re. Quanto vorrei vedere il tuo trionfo su Mordor, quanto vorrei
rivedere la mia Città... la mia famiglia... poter riabbracciare coloro che
amo. Ma è tardi. La signora Morte sta aspettando, lo sento.
Minas Tirith è in buone
mani, non soccomberà... questo è l’importante... Addio. Ho pagato il mio
errore... spero mi perdonerete e siate fieri di me...
In quel mentre:
-In
quale direzione sono andati? Frodo era con loro?- domandò Aragorn.
Ma Boromir non parlò più.
Se n’era andato, Boromir di
Gondor. Finalmente in pace, finalmente libero dal tormento dell’Anello,
libero dal senso di colpa. Il suo onore era stato riscattato, la colpa
cancellata. Coloro che lo avevano conosciuto e amato lo avrebbero
considerato un eroe, e così sarebbe stato per sempre.
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